lunedì 6 giugno 2022

Indovina chi viene a cena?



-Introduzione

In classe abbiamo visto il film "Indovina chi viene a cena?", un film del 1967, che ha come tema principale il razzismo, poiché già verso la fine del 1800 si era creato il famoso Kux Kux Klan ovvero una confraternita militare segreta che promuoveva ideali nazionalisti, nazisti, razzisti, antisemiti e omofobi. Purtroppo questi ideali vengono ancora sostenuti da ipocriti, ma perlomeno non sono forti come in quegli anni, poiché ancora oggi in America vengono uccisi uomini di colore solo per la loro pigmentazione. Questo film vuole sensibilizzare il razzismo, cercando la progressione in tutti quegli esseri umani ancora sottosviluppati che pensano che il colore della pelle possa essere una problema, la soluzione che propone il film è quella di dare parecchi punti di vista, offrendo tanti spunti di riflessione.

-Il film

Il film è del 1967 ed è diretto da Stanley Kramer e interpretato da Spencer Tracy, Sidney Poitier, Katharine Hepburn, Katharine Houghton e Isabel Sanford. Nel 1998 l'American Film Institute lo ha in merito nella classifica dei 100 migliori film statunitensi di tutti i tempi. Il film parla di una giovane coppia che si vuole sposare, ma la dama è bianca e lo sposo è un uomo di colore e devono trovare un modo di dire ai propri genitori che si sposeranno a breve, ma questo non sarà facile nei tempi duri dell'America nel 60'.

-Riflessioni

Di questo film mi sono molto piaciuti i personaggi della domestica e del prete perché sono un ossimoro cinematografico ovvero l'uno il contrario dell'altro e sopratutto la diversità sociale tra le 2 famiglie, una ricca e benestante e l'altra nella media, perché mette a contatto delle tipologie di persone totalmente diverse, ma comprensibili tra loro poiché sono entrambi esseri umani. Una frase che mi è piaciuta molto e mi ha dato un maggiore spunto di riflessione è quella in cui il figlio dice al padre "Papà, tu sei mio padre, io sono tuo figlio, ti voglio bene, te ne ho sempre voluto e te ne vorrò sempre, ma tu ti consideri ancora un uomo di colore, mentre io mi considero un uomo" 

-Conclusioni

Questo film non mi è stato per niente utile poiché sono un liberale e penso che non ci sia nessun problema nel matrimonio tra bianchi e neri o comunque tra culture diverse. Non sono razzista e mai lo sarò perché il razzismo presuppone una base di ignoranza molto elevata che grazie a dio non ho.

venerdì 27 maggio 2022

Analizzare un database con excel

 


L' ABC dello scrivere


 Che corso ho seguito?
In questo post vi spiegherò come creare un buon curriculum vitae grazie al corso che ho seguito su LTO Mantova, una piattaforma che ci permette di accumulare ore di PTCO che sono necessarie per passare l'anno scolastico.
Da chi è stato  tenuto?
Il videocorso è stato tenuto da Davide Bregola uno scrittore di narrativa ed esperto di saggistica.
Di cosa trattava?
Il corso era diviso in 3 parti:
1)La prima parte del corso spiegava come realizzare un curriculum efficace che non ci faccia mai rimanere a piedi e che ci faccia fare una buona prima impressione e infine vengono esposti tutti gli errori da evitare.
2)Nella seconda parte invece spiegava come usare la scrittura nel mondo del lavoro ovvero i commenti, le relazioni, le ricerche, i riassunti, l'intervista e le mail.
3)Nella terza parte invece mostrava solo 3 programmi molto utili nel mondo del lavoro che sono: Open Office, Mindly e Canva.
Conclusioni

Grafica livello base


Che corso ho seguito?

Il corso che ho seguito quest'oggi parlava di come creare dei layout grafici, quindi di come fare degli ottimi impaginati, seguendo un processo che ci aiuterà durante il lavoro.

Da chi era tenuto?

Il corso era tenuto da Miriam Ronchi, product e Research Designer esperta di Digital storytelling e digital Fabrication.

Di cosa si trattava?

Il video corso era diviso in 6 parti:
1) Programmi e licenze: in questo punto ci vengono introdotti tutti i programmi gratuiti da usare per creare un buon impaginato come: Gimp, Inkscape, Canva, e in più ci vengono spiegate tutte le norme di copyright per non dover mai metterci nei guai.
2) Impaginazione: in questo punto invece ci vengono spiegate tutte le regole visive per creare un buon impaginato come gli spazi bianchi, la dimensione delle forme, le fotografie da inserire, i colori, il posizionamento e l'allineamento. 
3) Primi passi: nei primi passi ci vengono spiegate le scelte cromatiche migliori e quelle peggiori da evitare, inoltre ci spiega la vera teoria del colore, i font, e i diversi tipi di risoluzioni adatti alla stampa o al digitale.
4/5/6) Negli altri 3 punti invece ci vengono spiegati i software, ovvero: Inkscape, Gimp e Canva che sono totalmente gratuiti e ottimi se ti stai appassionando alla grafica.

Conclusioni: 

Questo corso mi ha sicuramente aiutato sotto il punto di vista della teoria così da lavorare più velocemente, ma devo dire che questi programmi li avevo usati al secondo anno di superiori per introdurci al terzo anno dove abbiamo incominciato a lavorare con il pacchetto adobe che trovo molto più efficiente.

Public speaking

 

Che corso ho seguito?

Ho seguito il corso public speaking,  ovvero l'arte di saper parlare in pubblico;  sulla piattaforma di LTO Mantova per crearmi nuove competenze da comunicatore e per arrivare alle ore necessarie di alternanza per passare l'anno.

Da chi era tenuto?

Il corso, tenuto da Carmelo Cancemi, attore e formatore ha come scopo insegnarci a parlare in pubblico con scioltezza e sicurezza.

Di cosa si trattava?

Il corso partiva con un introduzione generale e poi si specializzava su 3 punti chiave:
-Comunicazione verbale
-Comunicazione paraverbale
-Comunicazione non verbale
Nel primo step si affronta la scelta delle parole e l'uso corretto che c'è da fare di esse.
Il secondo step invece ci spiega come usare il Volume della voce, il tono, il ritmo, pause, il timbro
Il terzo livello invece analizza il linguaggio del corpo perché anch'esso fa parte della comunicazione ed è molto importante, per esempio: il gesto, la postura, lo sguardo, la prossemica e la mimica.
Anche l'abbigliamento però racconta qualcosa di noi, ed è molto importante perché è la prima cosa che notiamo e infine l'emozioni che non possono mancare, perché se metteremo le nostre emozioni dentro un discorso possiamo enfatizzarlo e renderlo più vivace e intraprendente per chi ci ascolta come però possiamo distruggere il nostro discorso.

Conclusioni:

Questo corso lo ho ritenuto molto utile per far crescere le mie abilità da comunicatore, perché non sapendo mai cosa può riservarci la vita, se dovrò parlare in pubblico spero di riuscire a mettere in atto tutto quello che ho imparato in questo corso.


venerdì 20 maggio 2022

Il Pitch- presentare le tue idee

Che corso ho seguito?

Come potete aver già letto dal titolo oggi vi parlerò del corso "Il pitch presentare le tue idee" che ho seguito sulla piattaforma di LTO Mantova per apprendere nuove competenze e per raggiungere le ore di alternanza che mi servono per passare l'anno. In questo corso è stato spiegato come fare un Pitch, ossia come creare una buona presentazione che esponga la nostra idea.

Da chi è stato tenuto?

Il corso è stato tenuto dal docente Marco Filocamo un Head of Operations di Fashion Technology Accelerator, il corso è durato 2h, in cui ci spiegava come presentare al meglio le nostre idee e quindi convincere il cliente che la nostra idea è molto valida.

Cosa trattava?

il corso trattava tutti i i tipi di pitch, bisogna sapere che ci sono 3 tipi di pitch:
1) Elevator Pitch: in cui bisogna convincere il cliente in 1 minuto che è la presentazione più difficile perciò richiede essere molto esperti.
2) Short form Pitch:  in questo modello si hanno 10 minuti di tempo 
3)Long form Pitch: in quest'ultimo si hanno 20 minuti per esporre la nostra idea all'eventuale investitore.
Il corso spiega il metodo di Kawasaki nel quale ci sono 11 punti da rispettare:
1) Titolo
2)Problema
3)Soluzione
4)Magia
5)Business model
6)Go to market
7)Competitor
8)Team
9)Proiezione
10)Stato 
11)Reacap
Il corso ci spiega anche gli errori da evitare in tutti i punti in modo tale da non sbagliarsi.

Conclusioni

Ho ritenuto questo corso molto interessante, mi è piaciuto molto perché nonostante faccio già presentazioni per la scuola e mi ritengo capace di fare un Power Point, questo corso mi ha fatto capire il level up da raggiungere per essere più professionali.

giovedì 19 maggio 2022

Intro al Design Thinking

Che corso ho seguito?

Come potete aver già letto dal titolo del post, quest'oggi vi spiegherò il corso intitolato "Intro al design thinking" che ho seguito sulla piattaforma di LTO Mantova

Da chi è stato tenuto?

Il corso è stato tenuto dal docente Federico Dallanoce, un consulente e designer che ci ha spiegato il Design Thinking, ovvero un processo che utilizzano dei team all'interno delle aziende per comprendere meglio i clienti; più precisamente il loro obbiettivo è quello di rendere soddisfatti i clienti di un determinato prodotto o servizio. 

Cosa trattava?

Il DesignThinking perciò si può descrivere più semplicemente come un team organizzato per la risoluzione dei problemi, si definisce un processo non lineare perché si possono saltare vari passaggi, ma permette anche di tornare indietro se si son saltati dei passaggi. I punti chiave di questo processo sono 7:

1)Empaty: 

Contatto con il cliente, capire il suo punto di vista, tramite interviste o questionari.

2)Define:

 Definizione del problema, studiare i dati raccolti dall'empaty.

3)Challenge:

La sfida è sempre diversa in base al problema che ci si pone e le sue caratteristiche devono essere: libera, puntuale e specifica.

4)Ideate: 

Qui ci si focalizza sui problemi e si pensa a diverse possibili soluzioni, ma senza arrivare a conclusioni perché la soluzione migliore si capirà attraverso i feedback e test raccolti dagli utenti/clienti.

5)Tecnica di idea generation: 

Qui si mettono giù tutte le idee possibili anche tramite il metodo crazy 8S che consiste in una riunione del team in cui si espongono tutti i problemi e tutti sul proprio foglio con la propria matita scrive la soluzione migliore che ha trovato o anche più soluzioni, poi raggiunto un insieme di idee si cerca di farle coincidere tutte in una soluzione.

6)Prototype: 

Questo penultimo passaggio fa già parte del business model e consiste nel creare dei prototipi economici, usando materiali poco costosi per darsi un idea di come potrebbe venire il risultato finale.

7)Test: 

anche questo ultimo passaggio fa parte del business model e consiste nel far testare ad alcuni utenti/clienti il prodotto finale o definitivo creato dall'azienda.

Conclusioni

Questo corso è stato davvero interessante perché l'argomento era completamente sconosciuto a me e penso che sia un processo molto utile se non necessario all'interno di tutte le aziende, penso abbia rinforzato molto le mie capacità di comunicazione perché è un programma che va seguito in team.

Indovina chi viene a cena?

-Introduzione In classe abbiamo visto il film "Indovina chi viene a cena?", un film del 1967, che ha come tema principale il razzi...